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Putin, mossa brutale: inferno a Kiev, cosa sta succedendo

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Dopo alcune settimane di “normalità”, Kiev è tornata a essere colpita dai missili russi. Un evento che appare tutt’altro che casuale, essendosi verificato il giorno dopo che il Cremlino aveva fatto sapere che avrebbe “accolto” qualsiasi proposta per mettere fine al conflitto, riferendosi anche alla telefonata tra Xi Jinping e Volodymyr Zelensky. Si è trattato di un contatto significativo, il primo tra il presidente cinese e quello ucraino. 

 

 

Ultimamente a Kiev c’erano stati allarmi per droni, che però non avevano creato particolari problemi, mentre le sirene dei raid aerei erano rimaste in silenzio negli ultimi due mesi. Nella mattinata di oggi, venerdì 28 aprile, l’Ucraina è tornata ad essere presa di mira dai missili russi: non è noto se ci siano stati danni a cose o persone nella capitale, ma di certo c’è che i bombardamenti a Dnipro hanno causato cinque morti civili, tra i quali un bambino di soli due anni e la sua giovane madre. 

 

 

Non sono noti i dettagli su quali obiettivi siano stati colpiti, Mosca sostiene di averne colpiti soltanto di militari, ma dall’Ucraina arrivano notizie di diverse vittime civili a causa della serie di bombardamenti missilistici avvenuti tra la notte e le prime ore del mattino. Secondo il ministero della Difesa russo sono stati utilizzati missili di precisione a lunga gittata su aree in cui erano state radunate unità di riserva dell’esercito ucraino che venivano mandate al fronte. 

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