Re Carlo umilia il figlio Harry in mondovisione: dove lo costringe a sedersi
Se lo sentiva il principe Harry, era una delle sue condizioni - quella di non venire isolato dal resto della famiglia durante la cerimonia dell’incoronazione del padre (il sovrano d’Inghilterra) - prima di accettare l’invito di Buckingham Palace. Ma alla fine, più che insistere, deve aver pensato: «Papà non avrà il coraggio di farlo».
E invece Carlo III lo ha trovato il coraggio di umiliare il suo secondogenito mettendolo in decima fila, lontano dai banchi che contano. Così riporta la nota diffusa ieri sulla disposizione dei posti all’interno dell’abbazia di Westminster Abbey per il 6 maggio, l’evento attesissimo dal figlio di Elisabetta II, dalla Royal Family e da buona parte dei sudditi inglesi. L’unico scontento sarà Harry, costretto a sedersi in disparte.
Non se l’aspettava un tale affronto, per questo il rosso ribelle ha deciso di rientrare immediatamente in California subito dopo la cerimonia (resterà lo stretto necessario). Non intende trascorrere un minuto in più a Londra. L’incoronazione del Re sta diventano molto più complicata di quanto non sembrasse poche settimane fa, quando il sovrano aveva ufficializzato la presenza dei due figli, William ed Harry, tra i diecimila invitati. Ma nessuno si aspettava di vedere il minore plasticamente lontano dal resto della famiglia e mischiato a “semplici” aristocratici seppur di alto lignaggio.
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Era trapelata l’indiscrezione sull’aut aut del principe William, che avrebbe intimato a Carlo e ai responsabili del protocollo di non far accomodare Harry vicino a lui. Nonostante il sovrano abbia lavorato sottotraccia per appianare le tensioni, i due fratelli non si parlano. E forse proprio per evitare incidenti diplomatici in mondovisione, secondo The Sun ad Harry sarebbe stato destinato un posto in decima fila. Per gli esperti reali è uno sgarbo in grande stile. Ma c’è anche chi ci vuole vederci una nota positivo: è un modo per contenere la sua presenza e permettergli di defilarsi senza dare troppo nell’occhio appena la cerimonia sarà conclusa.
C’è inoltre chi sostiene che dietro lo sgarbo a Harry ci sia lo zampino della futura regina Camilla, che non ha affatto digerito il ritratto al vetriolo che Harry le ha fatto nella biografia Spare. E siccome Camilla è una grande incassatrice ma anche una stratega capace di aspettare il momento giusto per servire la sua vendetta (fredda), ecco che il duca di Sussex si dovrà accontentare...
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E senza poter contare sul sostegno della moglie: Meghan Markle che resterà in America, ufficialmente per non lasciare soli i due figli (la cui presenza alla cerimonia non era prevista), ufficiosamente per screzi mai chiariti con Carlo III e parte della famiglia. Ma il sovrano proprio mentre si appresta a essere incoronato scopre che i sudditi britannici si stanno allontanando sempre più dalla monarchia. L’istituzione simbolo del Regno Unito secondo un sondaggio realizzato da YouGov per il programma Panorama della Bbc resiste in termini di popolarità se si considerano tutte le fasce di età: il 58% vuole continuare ad avere un sovrano e non cambiarlo con un capo di Stato eletto in una repubblica. Ma mentre il 78% degli over 65 sostiene la monarchia, solo il 32% degli intervistati tra i 18 e i 24 anni la pensa allo stesso modo. Fra gli under 24, il 38% preferisce invece un capo di Stato eletto, con un 30% che non si esprime. Non solo: tra i più giovani il sovrano viene considerato lontano dai problemi della vita ordinaria dei sudditi meno privilegiati dal 45%, contro il 36% che la pensa diversamente. Un quadro non rassicurante, rappresentativo di una tendenza apparentemente consolidata da tempo, con ombre che non aleggiano solo sulla popolarità di un re “di transizione” come Carlo, diventato sovrano alla soglia dei 75 anni. Staremo a vedere.