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Russia, l'accusa agli ucraini: "Si alzano e lasciano le armi", fronte di fuoco

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A Chasovoy Yar e Konstantinovka, zone controllate da Kiev vicino a Bakhmut, i militari ucraini hanno inziato a ribellarsi e lasciare le armi. Lo sostiene Evgheni Prigozhin, fondatore del gruppo di mercenari Wagner, sul suo canale Telegram, rilanciato dall’agenzia ufficiale russa Ria Novosti. "Lasciano le armi, si alzano e se ne vanno. Date loro l’opportunità di vivere più a lungo, non uccidete migliaia e decine di migliaia di ucraini con le sue vostre stesse mani", ha detto Prigozhin nel suo appello al presidente ucraino Volodymyr Zelensky e al comandante delle forze di terra delle forze armate ucraine Oleksandr Syrsky.

Da molti mesi i mercenari della Wagner combattono feroci battaglie per la conquista di Bakhmut, importante snodo dei trasporti nel Donbass. Prigozhin ha dichiarato la scorsa settimana di controllare oltre l’80% della città. Poi lo stesso leader della Wagner ha svelato un retroscena, Secondo Prigozhin, il figlio del portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha servito come artigliere nelle fila dei mercenari della Wagner. L’ho portato con me, cambiando cognome, nome e patronimico. Solo io e il capo del dipartimento del personale lo sapevamo», ha rivelato su Telegram, spiegando che il giovane manovrava un lanciarazzi Uragan. Prigozhin non ha fatto esplicitamente il nome del ragazzo, ma sembrava alludere a Nikolai Choles, il figlio di Peskov che porta il nome del suo patrigno e ha vissuto nel Regno Unito per 10 anni

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