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Macron, "il leccacu*** di Xi Jinping": cosa sa Trump

Mauro Zanon
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Macron? «È un amico, ma sta leccando il cu*** alla Cina». In un’intervista a tutto campo a Fox News, l’ex presidente americano, Donald Trump, ha attaccato frontalmente il capo dello Stato francese, Emmanuel Macron, per le sue prese di posizione ostili agli Stati Uniti in seguito al suo viaggio in Cina. Il presidente francese, a bordo dell’Airbus presidenziale che lo riportava a Parigi, ha detto domenica che gli europei non devono più essere «i vassalli degli Stati Uniti», non devono «lasciarsi trascinare in crisi» che non sono le loro (Taiwan su tutte), e devono ridurre la dipendenza dall’America nei settori dell’industria, della difesa, dell’economia, alla ricerca di «un’autonomia strategica» e di una «sovranità europea».

 

 

Una posizione che ha suscitato l’irritazione di Washington e di molte cancellerie in Europa, ma che è stata ribadita anche ieri dal presidente francese. Macron, durante una conferenza stampa ad Amsterdam, dove si trovava in visita di Stato, ha infatti rivendicato pienamente le sue frasi scivolose su Taiwan («La cosa peggiore sarebbe pensare che noi europei dobbiamo solo seguire e adattarci al ritmo americano e a una reazione eccessiva cinese»). «La Francia è a favore dello status quo a Taiwan, sostiene la politica di una sola Cina e la ricerca di un risoluzione pacifica della situazione», ha aggiunto Macron dai Paesi Bassi.

 

 

Poche ore prima, una fonte diplomatica del Quai d’Orsay, il ministero degli Esteri francese, aveva detto all’Afp che «non siamo gregari degli Stati Uniti per una ragione molto semplice: il presidente vuole la sovranità europea», perciò: «Siamo alleati degli Stati Uniti, alleati affidabili, solidi, impegnati, ma siamo alleati che decidono per loro stessi». Trump, che punta a essere rieletto alla Casa Bianca nel 2024 e a sloggiare il democratico Joe Biden, nonostante il processo che lo vede coinvolto, accusa l’inquilino dell’Eliseo di essere lo zerbino europeo di Xi Jinping e di fare gli interessi di Pechino, il vero nemico del mondo libero. Un punto di vista, quello trumpiano, condiviso da molti responsabili politici europei, a partire dai tedeschi.

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