Putin, obiettivo non raggiunto. Tremano i vertici dei comandi militari
Fonti russe, ucraine e occidentali osservano che "l’offensiva invernale russa non è riuscita a raggiungere gli obiettivi del Cremlino di occupare tutte le regioni di Donetsk e Luhansk entro il 31 marzo". A scriverlo, in un tweet, è l’Institute for the study of war, secondo il quale inoltre il fallimento dell’offensiva invernale russa sta verosimilmente spianando la strada ad un altro rimpasto ai vertici dei comandi militari. L’Isw, citato da Sky News, ricorda che il Cremlino ha regolarmente ristrutturato i suoi vertici militari nel corso della guerra, o perché insoddisfatto dei progressi sul campo o per consolidare il controllo politico di Vladimir Putin sulle forze combattenti.
Il generale Valery Gerasimov ha assunto il comando personale dell’invasione in un rimpasto a gennaio, con l’incarico di occupare l’intero Donbass, ma la Russia ha ottenuto solo guadagni marginali perdendo decine di migliaia di vite. Cosa comporterà questo fallimento? Solo un cambio ai vertici o l'uso di armi tattiche?
Intanto il Segretario di Stato Usa Antony Blinken ha telefonato al suo omologo russo Sergei Lavrov per ribadire la richiesta di immediato rilascio del giornalista del Wall Street Journal Evan Gershkovich, 31 anni. Gelida la risposta: "Alla luce dei fatti accertati, il suo destino sarà determinato da un tribunale", senza fornire ulteriori dettagli. Blinken, da parte sua, ha denunciato una "detenzione inaccettabile", secondo un portavoce. Venerdì il presidente degli Stati Uniti Joe Biden aveva chiesto a Mosca di "lasciare andare Gershkovich".