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Alan Friedman, Trump incriminato? "Violenza nelle strade, grandi probabilità"

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Futuro nero per gli Stati Uniti dopo l'incriminazione di Donald Trump: ne è convinto il giornalista americano Alan Friedman che, intervistato dal Giorno, ha parlato di "un Paese spaccato in due". "Martedì prossimo Trump dovrà consegnarsi alla polizia di New York per registrare le impronte digitali, scattare la foto del profilo e quella frontale. Insomma, le attività che siamo abituati a vedere nei film. Dopodiché sarà fissata la prima udienza, e probabilmente da qui al 2024 se ne svolgeranno diverse", ha spiegato Friedman. 

 

 

 

Parlando dei consensi che il tycoon potrebbe avere alle prossime elezioni, il giornalista ha spiegato che "Trump non è più un repubblicano come un tempo: è un estremista. Raccoglie il suo consenso tra i membri di QAnon, i cospirazionisti, i razzisti, i meno istruiti. Si tratta di 30, 40 o addirittura 50 milioni di americani". E proprio queste persone verranno utilizzate dall'ex presidente nella sua campagna elettorale: "Utilizzerà questa forza extraparlamentare per raccontarsi come una vittima, e probabilmente avrà un discreto successo".

 

 

 

A preoccupare Friedman è soprattutto ciò che succederà tra la popolazione: "Assisteremo a un carnevale, vedremo un’America ancora più spaccata. E con grande probabilità ci sarà violenza nelle strade". Infine, rispondendo alla domanda sulle reali possibilità di vittoria di Trump alle presidenziali, il giornalista ha risposto: "Non potrebbe mai conquistare la maggioranza degli americani sotto processo".

 

 

 

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