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Nato, il piano anti-Russia sul confine orientale: rischio guerra-totale

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Dopo il mandato di cattura internazionale contro di lui, Vladimir Putin ha sfidato l'Occidente: prima la visita in Crimea, dunque quella a Mariupol, iniziata - si apprende - nella notte tra sabato e domenica. Insomma, sfida totale. Una guerra, quella in Ucraina, che sembra lontanissima dall'epilogo.

Ed in questo contesto trapelano indiscrezioni circa le prossime possibili mosse della Nato, anticipate da Politico Europe, secondo cui l'Alleanza "accelererà gli sforzi per accumulare attrezzature lungo il confine orientale e designerà decine di migliaia di forze in grado di accorrere in aiuto degli alleati con breve preavviso". Insomma, un passo in avanti della Nato, che alza il livello dell'offensiva.

E ancora, secondo Politico, "i numeri saranno elevati: i funzionari hanno ventilato l'idea che siano necessarie fino a 300.000 forze Nato". Il piano potrebbe essere più complicato del previsto a causa delle difficoltà nel reperire attrezzature e armi. "Sarà molto difficile", ha confermato Ben Hodges, ex comandante Usa in Europa.

Nel frattempo, da Mariupol, arrivano altre brutali minacce da parte di Vladimir Putin, il quale ha affermato: "La Russia in realtà non usa armi ipersoniche nell'operazione militare speciale" che sta conducendo in Ucraina, anche se "abbiamo queste armi, così come altri sistemi moderni che nel 2014 ancora non esistevano", conclude Putin.

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