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Jet russo contro drone americano: terrore sul Mar Nero

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Due jet russi si sono scontrati con un drone degli Stati Uniti sul Mar Nero, costringendo l'MQ-9 Reaper dell'aeronautica Usa a un atterraggio forzato, dopo averne danneggiato l'elica. L'incidente, secondo quanto riferiscono fonti militari Usa citate dalla Cnn, è avvenuto sulle acque internazionali e ha visto coinvolti due caccia SU-27 russi. Uno dei due jet ha scaricato del carburante davanti al drone, mentre l'altro ne ha danneggiato l'elica, montata sulla parte posteriore del velivolo, costringendo gli operatori a far scendere il drone in acqua. Dell'incidente il presidente americano Joe Biden è stato subito informato dal consigliere per la sicurezza nazionale, come conformato dal portavoce John Kirby.

I media ucraini hanno riportato la notizia parlando di un incidente.  "E' successo qualcosa ma non abbiamo conferme che il drone sia stato abbattuto, è in corso una indagine", sono state le prime conferme delle fonti contattate da Afp. Il Mar Nero è un'area strettamente monitorata dalla Nato dall'inizio della guerra in Ucraina. Il suo cielo è spesso teatro di interazioni tra droni e velivoli dei Paesi Nato e delle forze armate russe. "E' possibile che i canali diplomatici ammorbidiscano l'accaduto", data la situazione altamente infiammabile con la Russia, ha commentato la fonte militare.

Il drone Reaper, prodotto dalla società americana General Atomics, è un velivolo a pilotaggio remoto di tipo MALE, a media altitudine e lungo raggio. Il dispositivo è dotato di sensori ultramoderni per poter effettuare operazioni di sorveglianza a una velocità di crociera di 335 km/h. Con un'apertura alare di 20 metri, ha un'autonomia di oltre 24 ore di volo. Può anche trasportare vari tipi di armi, come bombe a guida laser o GPS o missili Hellfire. L'equipaggio a terra è composto da quattro persone. Oltre agli Stati Uniti, diversi eserciti europei sono dotati di droni Reaper, tra cui Regno Unito, Italia, Francia e Spagna. 

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