Sergey Lavrov umiliato al G20: gli ridono in faccia, lui va in tilt
Umiliazione in mondovisione per Sergey Lavrov. Il ministro degli Esteri russo, dopo aver partecipato alla riunione ministeriale del G20 a Nuova Dehli, interviene sul palco della conferenza Raisina dialogue in India per parlare della guerra in Ucraina e rimedia una clamorosa, sonora risata in faccia dalla platea.
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"Stiamo cercando di fermare la guerra che è stata scatenata contro di noi usando il popolo ucraino", scandisce il braccio destro di Vladimir Putin, fino a un anno fa considerato tra le "colombe" del regime di Mosca e tra le menti più razionali e moderate al Cremlino. La propaganda russa però non attecchisce in sala, che si scatena in una risata.
Lavrov è stato così costretto a interrompersi, di fronte alla raggelante reazione dei presenti, e poi spiazzato e in evidente difficoltà ha ripetuto tre volte: la guerra "ha influenzato, influenzato, influenzato" la politica russa. Il video è stato immediatamente pubblicato dal Moscow Times e rilanciato dalla testata indipendente Meduza.
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Dopo aver ripreso il filo del discorso, Lavrov ha accusato direttamente l'Occidente, il cui approccio sul problema dei serbi del Kosovo sarebbe identico a quello che ha mostrato sull'attuazione degli accordi di Mnsk sull'Ucraina. "E' la stessa storia: un inganno dei serbi per ciò che concerne la Comunità delle municipalità serbe in Kosovo, e un inganno della Russia riguardo agli accordi di Minsk", ha detto Lavrov, citato dai media serbi che hanno riferito di un passaggio del suo intervento al Raisina Dialogue.
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I Paesi occidentali, ha osservato ancora il capo della diplomazia del Cremlino, non hanno mai voluto attuare gli accordi di Minsk, e allo stesso modo non intendono fare nulla per favorire l'attuazione degli accordi che riguardano i serbi del Kosovo. Da Mosca, via Nuova Dehli, altra benzina sul fuoco nel cuore dell'Europa.