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Moldova, "complotto di Putin": assaltata la sede del governo

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Disordini in Moldova, dove la polizia si è scontrata con centinaia di manifestanti filorussi, appartenenti al partito Sor, che cercavano di fare irruzione nella sede del governo. Le forze dell’ordine sono riuscite ad avere la meglio e hanno arrestato diverse persone. Il governo ha accusato i filorussi di Sor di voler destabilizzare la Moldova, mentre i manifestanti dal canto loro hanno provato ad aizzare la folla con la scusa del caro energia. 

Qualche settimana fa Maia Sandu, presidente europeista della Moldova, aveva denunciato un presunto complotto di Mosca per sovvertire l’ordine costituzionale, soffiando sul fuoco della protesta per l’aumento del costo delle bollette. A giudicare dagli avvenimenti odierni, con i filorussi che hanno addirittura cercato di fare irruzione nella sede del governo. Il piano preannunciato dalla Sandu prevedeva sabotaggi, azioni violente e prese di ostaggi, con il coinvolgimento di persone con addestramento militare provenienti da Russia, Bielorussia, Serbia e Montenegro. 

In un contesto così teso la premier Natalia Gravilita si è dimessa e ha passato la guida del governo a Dorin Recean, consigliere per la Difesa della presidente Sandu. La Moldova è alle prese da anni con il problema interno dell’autoproclamata repubblica secessionista filorussa della Transnistria, dove vi sono truppe di Mosca. La tensione è salita ulteriormente con l'invasione russa dell'Ucraina. A giugno la Moldova ha ottenuto lo status di paese candidato all'Ue assieme all'Ucraina.

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