Biden, no alla piano di pace della Cina: "Avvantaggia solo Putin"
Gli Stati Uniti respingono il (quasi) piano di pace della Cina per la guerra in Ucraina. Arriva lo stop formale di Washington all'iniziativa di Pechino che nelle ultime ore aveva destato più di una perplessità nell'Unione europea e nella Nato. Il governo di Xi Jinping si era proposto come "mediatore" tra Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky, non rinunciando però alla rivendicazione della propria partnership con Mosca.
Non una garanzia di terzietà, certamente, anche perché fonti Nato e americane hanno continuato a diffondere i sospetti sulle possibili forniture militari cinesi al Cremlino. Nel concreto, peraltro, il documento di Pechino presentava evidenti incongruenze (afferma la sovranità dell'Ucraina ma non chiede il ritiro delle truppe russe) e buchi (nessuna concreta idea sul nuovo assetto geopolitico post-tregua). Ma soprattutto, accusano dalla Casa Bianca, avvantaggerebbe soltanto il Cremlino.
"Se Putin lo applaude come potrebbe ritenersi buono?", ha commentato il presidente americano Joe Biden in una intervista con Abc News. "Non ho visto nulla nel piano che indichi che ci sia qualcosa che sarebbe vantaggioso per chiunque non sia la Russia". Al di là delle critiche specifiche al documento avanzato da Pechino, Biden ha respinto apertamente l'idea che la Cina negoziasse la pace durante la guerra, definendola irrazionale. "L'idea che la Cina negozierà l'esito di una guerra totalmente ingiusta per l'Ucraina è totalmente irrazionale".