Ucraina, chi si astiene all'Onu sulla guerra: "Cosa c'è dietro"
L'Assemblea generale dell'Onu ha approvato la risoluzione di pace dell'Ucraina con 141 voti a favore, sette contrari e trentadue astenuti. Tra questi, la Cina e, soprattutto, l'India, indicata alla vigilia tra i contrari. La portata del numero dei Paesi favorevoli alla pace conferma che alle Nazioni Unite il sostegno all'Ucraina non ha segnato cedimenti, anche se restano blocchi contrari, a cui si è aggiunto il "no", per la prima volta, del Mali, che ha rotto la compattezza del fronte africano. La risoluzione, presentata dall'Ucraina e co-sponsorizzata da 75 Paesi, tra cui l'Italia, non ha effetti pratici, ma rappresenta un segnale politico, anche se arriva nel mezzo di una tensione crescente.
Nelle stesse ore in cui al Palazzo di Vetro i Paesi membri si preparavano a chiudere la sessione, da Washington erano arrivati due segnali forti: la possibile mostra di prove che documenterebbero l'aiuto militare di Pechino alla Russia, e l'avvio di un nuovo giro di sanzioni contro il Cremlino, per colpire banche, tecnologia e difesa. La Cina, nel suo intervento in aula, aveva parlato di "benzina sul fuoco", alimentata dal continuare a inviare armi all'Ucraina, ma come poi dirà il vicepresidente del Consiglio Antonio Tajani, "qui c'è un aggredito e un aggressore".
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si dice "grato a tutti i paesi che hanno approvato la cruciale Risoluzione dell'Assemblea Generale dell'Onu 'Principi della Carta delle Nazioni Unite che sottolineano la pace globale, giusta e duratura in Ucraina'. Questa risoluzione è un potente segnale di instancabile supporto globale per l'Ucraina. Una potente testimonianza della solidarietà della comunità internazionale con gli ucraini nel contesto dell'anniversario dell'aggressione su vasta scala della Russia. Una potente manifestazione di supporto globale per la 'formula di pace'" dell'Ucraina".
Al di là dell'ottimismo di Kiev, però, emerge un dato inoppugnabile e per certi versi inquietante: oltre a Cina, India e Mali, si sono astenuti anche Sudafrica e altri Paesi del Sud del mondo. Una prova plastica, come sottolinea anche il Corriere della Sera, di come in realtà il conflitto venga considerato non una potenziale guerra mondiale, ma una "guerra dell'Occidente". Dopo l'annessione russa di 4 regioni ucraine, a settembre 2022, furono 143 (2 in più) i Paesi che votarono a sostegno della risoluzione sulla "integrità territoriale e la sovranità" dell'Ucraina. Certo, negli ultimi giorni il timore è che si scendesse sotto la soglia dei 135 sì: non è una grande consolazione.