Vladimir Putin, la minaccia ai suoi: "I traditori saranno puniti"
Chi "tradisce" la Russia verrà giudicato in base alla legge, ma Mosca non intraprenderà una "caccia alle streghe", ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin nel suo discorso ai parlamentari dell’Assemblea Federale alla Gostiny Dvor a Mosca, mettendo così in guardia eventuali oppositori. "Chiunque intraprenda la strada del tradimento diretto, commetta atti terroristici e altri crimini contro la sicurezza della nostra società, l’integrità territoriale del Paese, sarà perseguito dalla legge", ha affermato Putin, quindi punito. Allo stesso tempo, ha osservato lo zar, "non diventeremo mai come il regime di Kiev e le élite occidentali", che, a suo dire, sono impegnate nella "caccia alle streghe".
Tuttavia, ha proseguito il presidente russo ostentando fiducia nel suo popolo, "la stragrande maggioranza dei cittadini russi ha sostenuto l’operazione speciale”. La Russia non sta combattendo contro il popolo ucraino, ha sostenuto Vladimir Putin, argomentando l’inevitabilità del conflitto a causa delle minacce poste dall’avanzata della Nato e delle intenzioni delle autorità filo-occidentali di Kiev di dotarsi dell’arma atomica.
Ma mentre lo zar parlava i media di Stato russi hanno subito interruzioni nella trasmissione del suo discorso alla nazione. Secondo quanto riferisce la Reuters, molti giornalisti in diversi luoghi non hanno potuto accedere al sito della All-Russia State Television and Radio Broadcasting Company (Vgtrk) o alla piattaforma Smotrim di live- streaming per alcuni periodi durante il discorso. Secondo l'agenzia di stampa statale Ria Novosti, il malfunzionamento è stato causato da un attacco informatico (DDoS). Traditori?