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Ucraina, Bremmer: "Ora è Nato contro Russia. Ben poca speranza per la diplomazia"
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Il viaggio a sorpresa di Joe Biden a Kiev, al fianco di Volodymyr Zelensky nella sua Ucraina, è stato accolto in modo violento dalla Russia e dal Cremlino: minacce di morte sulla tv di Stato, insulti al "nazista" e "demente" Biden, conto alla rovescia per il discorso di Vladimr Putin in tv. Insomma, a ridosso del triste anniversario del primo anno di guerra, il quadro si infuoca ulteriormente.
E Ian Bremmer, il celebre politologo Usa, intervistato dal Corriere della Sera arriva a conclusioni spaventose: "La guerra in Ucraina sta diventando una guerra per procura tra gli Stati Uniti e la Nato da una parte e la Russia dall'altra", premette. E ancora, aggiunge: "La presenza di Biden a Kiev vuole contribuire ad assicurare la sconfitta della Russia, un Paese con un esercito enorme, che dispone di capacità di guerra asimmetrica tra le più notevoli al mondo e di 6.000 testate nucleari. La posta in gioco è alta, il viaggio di Biden l'ha alzata ulteriormente", assicura Bremmer.
Quando chiedono al politologo se questo viaggio rende più facile o più difficile la pace, replica senza troppi dubbi: "C'è ben poca speranza per la diplomazia, a questo punto. Anche Macron ha fatto un passo indietro rispetto a questa prospettiva, dicendo che non è il momento giusto. Il presidente cinese Xi Jinping annuncerà a breve il suo piano di pace... ma mi aspetto una scarsa accoglienza da parte dei leader della Nato o degli ucraini. Il viaggio di Biden a Kiev non cambia le cose".
Ma la Cina potrebbe davvero fornire munizioni e armi alla Russia dopo il caso del pallone-spia abbattuto negli States e la conseguente cancellazione della visita di Blinken a Pechino? "Sì, è possibile... e se accade ci saranno come minimo sanzioni secondarie applicate dagli Stati Uniti direttamente contro aziende cinesi. Questo potrebbe essere un serio problema nelle relazioni e una notevole escalation della guerra. Non è legato all'incidente del pallone". In definitiva, secondo Bremmer, "ora lo scontro è tra Nato e Russia". E la Cina potrebbe presto inserirsi in modo ancor più tangibile...
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