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Putin-Zelensky, Quirico: "Esausti, ipotesi cessate il fuoco"

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Parlare di pace in questo momento non ha senso perché è chiaro che non è realizzabile. L’impegno di tutti dovrebbe invece essere profuso per arrivare al più presto a un cessate il fuoco: è da questo concetto che parte l’analisi di Domenico Quirico, che su La Stampa ha spiegato perché sarebbe fondamentale interrompere il massacro in Ucraina e guadagnare tempo. È evidente che in questo momento non c’è spazio né per l’avanzata di Mosca né per la vittoria di Kiev, eppure stanno continuando a morire migliaia di persone. 

 

 

“Mosca ha imparato a sue spese che la Ucraina non può essere cancellata - scrive Quirico - perché trasformata dal 2014 in una potenza militare moderna, protetta dall'ombrello americano. Kiev continua a parlare di controffensive di primavera per umiliare la Russia ma sa che è propaganda, a corto com'è di uomini e di munizioni. Si deve sostituire alla pace impossibile il concetto minimo, iniziale di cessate il fuoco. Quello che bisogna realizzare è l'interruzione, per una settimana, delle operazioni sul terreno, bloccare le rispettive posizioni sul campo di battaglia”. 

 

 

Secondo Quirico ci sono le condizioni per arrivare a un cessate il fuoco: “I due avversari sono esausti, l'Occidente che tiene in piedi la guerra inizia, oltre il gesticolare propagandista, ad interrogarsi sulla mostruosa usura economica e militare e sui rischi di sviluppi atomici. Bisogna impedire che i due eserciti si asserraglino nelle trincee trasformando il conflitto in un lento macello senza fine”.

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