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Ucraina, offensiva russa con missili di profondità: inferno a Khmelnytskyi

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Annunciata negli ultimi giorni, pur nello scetticismo di alcune delle intelligence Occidentali, sembra essere partita la nuova offensiva della Russia contro l'Ucraina. Un sabato, oggi 18 febbraio, di violenti attacchi. L'esercito al soldo di Vladimir Putin ha infatti lanciato due missili in profondità in Ucraina, colpendo la città di Khmelnytskyi, 350 chilometri a Ovest di Kiev. 

Il governatore regionale della città ha avvertito che nel corso della giornata potrebbero verificarsi interruzioni di corrente, poiché diverse regioni limitano la fornitura di elettricità per ridurre qualsiasi potenziale danno alla rete derivante da ulteriori raid. Nel corso della mattinata sono suonati allarmi anti-aerei di fatto su tutto il Paese. Mosca ha preso di mira le infrastrutture critiche in Ucraina dallo scorso ottobre. Un missile è stato abbattuto a Mykolaiv, a Sud, ha scritto su Telegram il governatore Vitaliy Kim

E ancora, l'ucraina ha respinto nelle ultime ore attacchi diretti contro più di 20 insediamenti lungo il fronte. A darne notizia è lo stato maggiore delle forze armate di Kiev, precisando che tra le 6 di ieri e le 6 di oggi, 18 febbraio, il Cremlino ha lanciato 10 missili, sferrato 29 attacchi aerei e sparato 69 razzi, e la minaccia resta "molto alta". I bombardamenti si sono concentrati sugli insediamenti intorno alla città di Bakhmut, dove Vladimir Putin spera di spezzare la resistenza per poter dopo mesi di logoramento dichiarare vittoria, il tutto entro l'anniversario del primo anno di  conflitto, il 24 febbraio. Oltre agli attacchi diretti contro obiettivi militari, la Russia ha continuato in queste ore a colpire le infrastrutture civili e le abitazioni, ha sottolineato lo stato maggiore ucraino. 

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