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Turchia, il terremoto come 100 bombe atomiche: disperso un italiano

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È salito ad almeno 4300 morti il bilancio del terremoto che nella notte di ieri ha colpito la Turchia e la Siria. Almeno 2921 le vittime accertate in Turchia, secondo l’Autorità per la gestione delle emergenze (Afad) e 15800 i feriti. In Siria i morti sono 1451, stando ai dati forniti dal governo di Damasco e da fonti delle squadre di soccorso. Intanto un italiano risulta disperso nella città turca di Kahramanmaras, la più vicina all’epicentro. Al momento, non si conosce la sua identità. Si sa che alloggiava in un hotel è crollato durante le scosse.

 

Mentre si cerca di salvare vite, gli esperti provano a ricostruire cosa è accaduto. Il sisma che si è abbattuto sulla Turchia e sulla parte nord della Siria ha fatto registrare una magnitudo di 7.8. Una potenza che equivale a quella di 130 bombe atomiche. Cinquecento volte più forte del terremoto di Amatrice del 2016. L’hanno sentito fino in Groenlandia. Il lavoro dei soccorritori è scattato immediatamente. In un primo momento si scavava a mani nude, poi sono arrivati i rinforzi previsti dal governo turco e finora sono state salvbate 7800 persone. Stanno arrivando in queste ore aiuti da tutto il mondo. Anche dall'Italia che ha inviato generi di prima necessità e una squadra di esperti vigili del fuoco per le operazioni di soccorso

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