Nato, la Turchia fa saltare tutto: "Svezia? Bruciato il Corano"
Continua a tenere banco il caso dell’ingresso della Svezia nella Nato. Nelle scorse settimane era arrivato lo stop alla trattativa a tempo indeterminato da parte della Turchia, che ha rinviato gli incontri tra le delegazioni a causa del rogo del Corano avvenuto lo scorso 21 gennaio. Questo episodio ha reso impossibile fare progressi per l’ingresso della Svezia nella Nato, ma adesso da Ankara arrivano segnali contrastanti.
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“Ci aspettavamo passi concreti - ha dichiarato Ibrahim Kalin, portavoce nonché uno dei più stretti collaboratori di Recep Erdogan - e invece è avvenuto il perfetto contrario che per noi è inaccettabile. Se succedono fatti di questo tipo non si va avanti e la nostra posizione non cambia. Il dialogo è stato rinviato e nelle prossime settimane la situazione sarà più chiara. In base ai segnali che ci arriveranno decideremo quando riprendere il dialogo”. Da Ankara è invece arrivato il via libera all’ingresso della Finlandia nella Nato. Da Helsinki fanno però sapere di voler entrare contemporaneamente a Stoccolma.
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"La Svezia rimane il nostro alleato più stretto nel campo della sicurezza e difesa”, ha dichiarato il ministro degli esteri Pekka Haavisto. “Nelle conversazioni precedenti con la Turchia - ha aggiunto - è stato chiaro che hanno più questioni aperte con la Svezia che con la Finlandia e questo potrebbe spiegare quanto espresso dal presidente Erdogan. Spero che entrambi i paesi - ha chiosato - possano essere accettati come membri al più tardi al tavolo Nato a Vilnius a luglio”.