Luttwak, la profezia sulla guerra: "Sfondamento a Nord"
"I tempi non sono maturi per un negoziato". Edward Luttwak, politologo e consigliere strategico americano, non lascia spazio all'ottimismo sulla guerra in Ucraina. D'altronde, non sarebbe il periodo giusto: il riarmo garantito da Nato e Unione europea a Kiev ha provocato la violentissima reazione dell'esercito russo, con bombardamenti a tappeto anche sulla capitale. A quasi un anno dall'inizio dell'invasione, dopo mesi di stallo, sembra essere l'antipasto di quella che molti commentatori e politici, compreso il ministro della Difesa italiano Guido Crosetto, hanno già definito come "nuova fase" del conflitto. Una nuova controffensiva in primavera, dagli esiti potenzialmente devastanti.
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In questa guerra, spiega Luttwak con il consueto, illuminante e talvolta cinico senso della sintesi, "i russi non possono perdere e gli ucraini non possono perdere". Intervistato dal Quotidiano nazionale, sottolinea come il tempo del negoziato tra le due parti in guerra potrebbe essere maturo "dopo i prossimi sviluppi", come "una nuova offensiva russa, ma non sul fronte orientale. Su un altro fronte. Presumo che i russi e forse gli alleati bielorussi scenderanno dal nord. Obiettivo: tagliare i collegamenti fra Kiev e il resto del Paese".
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In questa maniera, sottolinea l'esperto americano, "potranno anche bloccare o ostacolare le forniture militari che arrivano in gran parte dalla Polonia". Il presidente russo Vladimir Putin non riproverà però a conquistare la capitale ucraina, come accaduto tra febbraio e marzo 2022 con esiti disastrosi. "Sa bene che Kiev diventerebbe una nuova Stalingrado ma a parti invertite. I russi sarebbero gli assedianti e non più gli assediati". I carri armati in arrivo agli ucraini, conclude Luttwak spegnendo gli entusiasmi occidentali, "saranno troppo pochi per essere impiegati in funzione offensiva. Serviranno a migliorare le difese". Sarebbe un fake invece, la minaccia del Cremlino di arrivare a usare l'arma nucleare, in qualsiasi sua declinazione. Questo perché Putin "non avrebbe dietro di sé l'apparato militare".
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