Cerca
Logo
Cerca
+

Ucraina, "missili ipersonici russi". Kinzhal su Kiev, guerra stravolta

  • a
  • a
  • a

Nella sua tempesta di fuoco su Kiev e l'Ucraina, l'esercito russo avrebbe usato anche i missili ipersonici "Kinzhal". L'accusa arriva dal comandante in capo delle forze armate ucraine, Valery Zaluzhnyi, precisando che l'esercito ha distrutto 47 missili lanciati dalla Russia, 20 dei quali nell'area della capitale Kiev. In una nota Zaluzhnyi ha aggiunto che tre dei quattro missili aerei guidati (X-59) lanciati dai russi "non sono riusciti a raggiungere i loro obiettivi". Pochi giorni fa, su Twitter, un video inquietante sull'invasione di corvi nella Capitale parlava di "cattivi presagi", legando l'insolito fenomeno naturale all'imminente lancio dei Kinzhal, che rappresenterebbero un salto devastante nella guerra in Ucraina. Dei 55 missili "ad alta precisione", ha sottolineato Zaluzhnyi, due erano Kh-47 Kinjal e quattro erano Kh-59 lanciati rispettivamente da aerei MiG-31 e Su-35. Altri 40 missili, dei tipi Kh-101 e Kh-155, sono stati lanciati dai bombardieri Tupolev-95 da oltre il Mar Caspio e nove del tipo Kalibr dalle navi di superficie russe e dai sottomarini nel Mar Nero. 

 

 

Il violentissimo attacco russo segue di poche ore il via libera di Nato e Unione europea al rifornimento di tank Leopard e Abrams all'esercito di Kiev. Una decisione che, come dichiarato dal portavoce del Cremlino Dmitry Peskov in mattinata, viene considerata da Mosca come "un coinvolgimento diretto nel conflitto". "Ci sono dichiarazioni costanti dalle capitali europee e da Washington secondo cui l'invio di vari sistemi d'arma, compresi i carri armati, in Ucraina non significa in alcun modo il coinvolgimento di questi paesi o della Nato nelle ostilità che si stanno svolgendo in Ucraina - ha spiegato il fedelissimo di Vladimir Putin -. Siamo categoricamente in disaccordo. A Mosca, tutto ciò che stanno facendo sia l'alleanza che le capitali che ho citato è percepito come un coinvolgimento diretto nel conflitto. Un coinvolgimento che evidentemente sta crescendo". 

 

 

 

Kiev, però, non arretra nella sua richiesta di aiuti militar e anzi rilancia. Il presidente Zelensky chiede all'occidente jet e missili a lunga gittata. "Come possiamo fermare i carri russi senza armi? - si chiede l'arcivescovo maggiore di Kiev, Sviatoslav Shevchuck, in una conferenza stampa al termine degli incontri del Consiglio panucraino in Vaticano con il Papa e i capi dicastero -. Se voi sapete come fare, vi saremmo grati. Aspettiamo che il mondo ci aiuti a difenderci perché quando siamo stati aggrediti non abbiamo avuto mezzi per difenderci. La guerra non è cominciata il 24 febbraio scorso ma nel 2014 e, in quel momento, l'Ucraina non poteva difendersi". 

Dai blog