Quirico, il retroscena su Zelensky: "Recita un copione"
L’analisi di Domenico Quirico su Volodymyr Zelensky non è passata inosservata. Su La Stampa il giornalista è stato piuttosto duro sul presidente ucraino: “Il rischio per lui è di cominciare a credere al copione che finora ha recitato anche se sa che è finzione. Ciò significa credere che la vittoria totale contro la Russia, l’eliminazione diretta o indiretta di Putin, sia l’unica opzione possibile”.
Il business dei generatori: perché il governo Zelensky sta cadendo a pezzi
Quirico ha ricordato il passato da attore di Zelensky, che prima del 24 febbraio - giorno dell’invasione russa - non era mai riuscito a emergere come grande leader: “È Putin che ha scritto con l’aggressione la parte perfetta per lui, quella che non avrebbe mai immaginato da solo: il leader che guida la resistenza eroica di un popolo intero. Zelensky ha recitato la parte con efficacia: le passeggiate nella Kiev deserta e spettrale dei primi mesi a fianco dei leader occidentali, o al fronte tra le macerie riconquistate, i discorsi serali alla nazione, in perenne costume guerresco, la maglietta verdognola che allude a iconologie mistico consumistiche alla Guevara, gli interventi continui, incalzanti, assertivi via video per non dar scampo ad alleati tiepidi o riluttanti”.
Bamboccione con dito in bocca e... Vauro, l'ultimo sfregio a Zelensky | Guarda
Alla fine, secondo il giudizio di Quirico, il presidente ucraino non ha fatto nulla di “politicamente o militarmente memorabile. I russi aggressori e gli americani hanno deciso tutto per lui. Vive, teatralmente, tutto nelle parole che ha pronunciato sul palcoscenico tragico della guerra. In realtà sa che l’unico spettatore in prima fila che conta è Biden. Perché è dagli Stati Uniti che dipende la sopravvivenza del suo Paese”.