Dmitry Medvedev, la minaccia: "Mondo vicino alla Terza Guerra Mondiale"
"Il mondo si avvicina al rischio della Terza Guerra Mondiale di fronte ai preparativi di aggressione contro la Russia". Le parole che tengono tutti col fiato sospeso sono del vice presidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev. "L'operazione speciale che si sta compiendo" in Ucraina "è stata una misura forzata ed estrema, una risposta alla preparazione dell'aggressione da parte degli Stati Uniti d'America e dei suoi satelliti. È ovvio che il mondo si è avvicinato alla minaccia di una terza guerra mondiale per quello che è successo", ha affermato. E la Russia adesso serra i ranghi per la nuova offensiva. Mosca ha "completato" la chiamata alle armi dei 300.000 riservisti prevista dalla mobilitazione parziale, ma il decreto del presidente Vladimir Putin che dichiarava la mobilitazione rimane in vigore per "altre misure necessarie alle forze armate per portare a termine i loro compiti".
A rivelarlo è stato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dalle agenzie russe. "Il decreto rimane in vigore relativamente a questi scopi", ha sottolineato Peskov, facendo riferimento anche ad un "paragrafo riservato" e senza fornire dettagli in proposito. Infine la Russia deve fare i conti anche con le tensioni ai confini. La Lettonia ha annunciato di aver chiesto all'ambasciatore russo di lasciare il Paese entro il prossimo 24 febbraio "in solidarietà con Estonia e Lituania". Oggi l'ambasciatore russo in Lettonia, Mikhail Vanin, "è stato invitato al ministero degli Esteri" ed "è stato informato della decisione lettone di abbassare il livello della sua rappresentanza diplomatica in Russia a quello di incaricato d'affari" dal 24 febbraio. Vanin "lascerà la Lettonia entro il 24 febbraio" e allo stesso tempo, l'ambasciatore lettone in Russia "lascerà la Russia" entro la stessa data.