Zelensky, perché crede che Putin sia morto: la (pesantissima) prova
Quella di Volodymyr Zelensky su "Vladimir Putin morto" è una provocazione, una semplice battuta da guitto o, come qualcuno suggerisce, è una frase basata su reali informazioni dell'intellligence ucraina? A conferma di quest'ultima suggestione c'è una serie di "prove" in grado di stuzzicare la fantasia dei complottisti. Il presidente russo nelle ultime settimane è nuovamente sparito: nessuna apparizione pubblico e grandi eventi annullati o ridimensionati. Era già successo la scorsa primavera, quando le voci su un sua malattia (il cancro, la più gettonata) sembravano preannunciare una fine imminente. Come ricorda il Corriere della Sera, lo Zar ha disertato la tradizionale "grande conferenza stampa di fine anno, il messaggio del presidente alle Camere riunite, il grande ricevimento al Cremlino di Capodanno".
"Sui tetti dei ministeri". Choc in centro a Mosca: ecco cosa state vedendo
A Mosca di presidenti moribondi se ne intendono (il decesso di Cernenko, nel 1985, fu praticamente nascosto dalla stampa per giorni). Su Putin, tutto gioca a favore delle più fantasiose ricostruzioni: il viso gonfio, che lo rende quasi irriconoscibile facendo ipotizzare l'esistenza di un sosia. I tremori e il passo incerto, sintomi del male inesorabile. Le assenze. "Non riesco a capire se è lui che appare ogni tanto in video, se è vivo, e se è lui che prende le decisioni", ha azzardato Zelensky. Un tentativo, evidente, di minare l'autorevolezza del nemico. Lo strapotere fisico, il senso di onnipotenza dell'uomo che cavalcava a torso nudo è da sempre un caposaldo del suo potere. Per questo quando nella notte tra 18 e 19 gennaio il presidente ha rinunciato al tuffo nell'acqua ghiacciata per la cerimonia del Battesimo ortodosso, ecco i sospetti sulla "prova dell'acqua".
"Il farmaco che ha causato la guerra": Putin malato "non terminale", la scoperta degli 007
La verità è che Putin non sta bene, è "paranoico" (indiscrezione confermata dagli 007, con fonti cinesi che parlavano informalmente addirittura di "pazzia"), terrorizzato dall'apparire tra la folla e affrontare il rischio di contagi. Una prova testimonierebbe il suo essere ancora in vita: l'installazione di una batteria missilistica anti-aerea nel villaggio di Zarechny, alle porte di Mosca. A 10 chilometri da lì, sottolinea ancora il Corriere della Sera, c'è la residenza di Putin di Novo-Ogariovo. Il timore di un blitz ucraino è fortissimo ed è forse la migliore risposta: no, Putin non è morto. Forse, ed è ancora più inquietante, è debolissimo.