Russia, distrutto un tank italiano: "Fine prevedibile e poco invidiabile"
L'ambasciata russa in Italia ha fatto sapere, via Faebook, che "un veicolo corazzato dell'esercito ucraino Iveco LMV 4x4 di fabbricazione italiana è stato distrutto durante l'operazione militare speciale. La sorte dei mezzi militari trasferiti al regime di Kiev è prevedibile e poco invidiabile". "A titolo d’informazione per vertici del ministero della Difesa italiano - prosegue la nota -, l'ambasciata non attacca nessuno, ma si limita a riportare i fatti sui quali tacciono i megafoni della propaganda della Nato".
Proprio la Nato in queste ore si è riunita con i suoi paesi membri nella base militare di Ramstein, in Germania, per decidere sull'eventuale fornitura dei carri armati Leopard 2 all'esercito ucraino, armi che potrebbero permettere a Kiev non più solo una "difesa", ma un contrattacco con l'obiettivo di riprendere i territori persi dal febbraio 2022 a oggi. Da Mosca, fanno sapere che la riunione degli alleati dell'Ucraina rappresenta una "provocazione" e una "escalation pericolosa" e ha rivendicato progressi delle forze armate russe nell'Ucraina orientale e sud-orientale. "Riteniamo che questa sia un'aperta provocazione da parte dell'Occidente che alza la posta in gioco del conflitto. Questo porterà inevitabilmente a un aumento delle vittime e a una pericolosa escalation", ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. Quanto al portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, aveva avvertito che le nuove forniture di armi a Kiev dai suoi alleati "non cambieranno nulla in termini di progressi della Russia verso i suoi obiettivi" e ha invitato a "non esagerare l'importanza dei nuovi aiuti militari in termini di capacità di fare la differenza" sul campo di battaglia: al contrario, ha detto, il programma "darà all'Ucraina più problemi" a causa della "manutenzione e riparazione" che le armi richiedono. Intanto, il presidente russo Vladimir Putin ha convocato il Consiglio di sicurezza russo per discutere la situazione della campagna militare, proprio mentre i Paesi del Gruppo di contatto iniziavano a discutere degli aiuti militari a Kiev.
Da Ramstein, intanto, arrivano le parole del capo di Stato Maggiore congiunto degli Stati Uniti Mark Milley, secondo il quale una vittoria militare dell'Ucraina contro la Russia nel 2023 "è una prospettiva improbabile, anche se non impossibile". "Sarà molto difficile per l'Ucraina cacciare i russi da tutti i territori occupati durante il conflitto nel 2023: in ogni caso, le Forze armate di Kiev potrebbero avviare una nuova offensiva per spostare l'ago della bilancia, con il sostegno dell'addestramento fornito dagli Stati Uniti". In ogni caso, ha concluso, la guerra "si concluderà a un tavolo negoziale". Tutto dipende dalle condizioni in cui i due contendenti vi arriveranno.