Zelensky "satanista": la mossa del premier che scatena il Cremlino
Maria Zakharova attacca ancora. La portavoce del ministero degli Esteri russo definisce "satanismo" la decisione di Volodymyr Zelensky di sospendere la cittadinanza di 13 sacerdoti della Chiesa canonica ortodossa ucraina. A riferirlo Ria Novosti. Il presidente ucraino ha infatti sospeso la cittadinanza a 13 sacerdoti della Chiesa ortodossa ucraina del Patriarcato di Mosca. Il decreto è stato firmato dal capo dello Stato ucraino, ma non pubblicato, spiegano i media ucraini, perché contiene informazioni personali.
L'intelligence ucraina ha comunque condotto perquisizioni in alcune chiese a seguito delle quali sarebbero stati trovati sacerdoti con passaporti russi, contanti, materiale propagandistico russo e molto altro. Tra i destinatari del provvedimento c'è il metropolita Ionafan di Tulchyn e Bratslav. Quest'ultimo ha anche passaporto russo ed è accusato di tradimento. Nella lista il vicario della stessa diocesi, poi, il vescovo Serhiy di Ladyzhyn.
Intanto i ministri della Giustizia di molti Paesi si riuniranno a Londra a marzo per una conferenza a sostegno della Corte penale internazionale (Cpi). L'obiettivo? Indagare su presunti crimini di guerra in Ucraina. Il faccia a faccia, co-organizzato da Regno Unito e Olanda, si terrà a Lancaster House e sarà presieduto dal vicepremier britannico Dominic Raab e dal ministro per la Giustizia e la Sicurezza olandese Dilan Yeşilgöz-Zegerius. Tra gli scopi il sostegno finanziario e pratico globale offerto alla Cpi e coordinare gli sforzi per garantire i mezzi per svolgere indagini e perseguire i responsabili.