Putin-Zelensky, scontro diretto e mistero di Natale: "Siamo pronti"
Mentre la guerra prosegue, Ucraina e Russia continuano i botta e risposta. "In un modo o nell'altro, siamo stati costretti a resistere - spiega Vladimir Putin nel giorno di Natale - per le persone che vivono in questi territori, abbiamo dovuto sostenere la scelta" della Crimea, "tutto è iniziato con questo".
Secondo il presidente russo infatti "la politica degli avversari geo-politici" punta "a separare la Russia. Dividi et impera, hanno sempre cercato di farlo, ci stanno provando ora, ma il nostro obiettivo è qualcos'altro: unire il popolo russo". E ancora, in occasione di una intervista concessa alla tv di Stato russa: "Siamo pronti a sederci al tavolo per negoziare" sulla base di condizioni "accettabili": "Non siamo noi a rifiutare i negoziati, ma loro". Accuse a cui Kiev non manca di replicare: "La Russia non vuole negoziati", scrive su twitter Mykhailo Podolyak, consigliere del capo dell'ufficio del presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky.
Intanto nella città del Donetsk, nel Donbass, i bombardamenti continuano. È stata colpita da tre missili russi che sono caduti sulla zona industriale. Non ci sono morti secondo i primi accertamenti, ma il primo cittadino ha chiesto a tutti i cittadini di restare nei propri rifugi in quanto "il pericolo ancora non è finito".