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Covid, "2 milioni di morti in 3 mesi": dove sta per esplodere la "bomba atomica"

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Dopo il fallimento e l'accantonamento della strategia "zero Covid", la Cina si trova ad affrontare un'emergenza senza precedenti. Gli esperti parlano di un vero e proprio "tsunami" in arrivo. Pare, infatti, che il picco di casi sia atteso durante il Capodanno lunare, il mese prossimo. Si tratta di una festa molto importante per i cinesi, durante la quale milioni di persone si spostano all’interno del Paese.

 

 

 

Per evitare una strage, le autorità cinesi spingono sul fronte delle vaccinazioni. "La campagna sta ripartendo spedita, le autorità hanno recentemente approvato 6 vaccini, 4 dei quali nell’ultima settimana. Il 90% dei cinesi ha due dosi, ma è nella fascia di popolazione più vulnerabile che i dati non sono ancora buoni: soltanto il 40% degli over 80 ne ha tre", si legge su Repubblica. Nel frattempo, mentre si cerca di aumentare la quantità di posti letto in ospedale, c'è chi punta il dito contro il governo, accusandolo di essersi mosso troppo tardi.

 

 

 

Di qui l'allarme: secondo uno studio di Airfinity, se la Cina non correrà velocemente ai ripari, nei prossimi tre mesi si rischiano tra gli 1,3 e i 2,1 milioni di morti. A correre velocemente è invece il Covid: basti pensare alle lunghissime code, non solo a Pechino ma anche in altre città, davanti alle cosiddette “cliniche per la febbre”. Domenica scorsa nella capitale, si sarebbero presentati in 22mila. Ma l'organizzazione nel Paese, tra ospedali intasati e farmacie prese d'assalto, non sembra essere delle migliori. E non c'è da fidarsi nemmeno dei numeri ufficiali, che sembrerebbero essere in discesa, ma solo perché si fanno pochi tamponi rispetto a qualche settimana fa.

 

 

 

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