Von der Leyen, il video sui morti ucraini tagliato da Zelensky: caso clamoroso
Giallo su un video pubblicato mercoledì scorso dalla presidente della commissione europea Ursula von der Leyen. Si tratta di un filmato attraverso cui la presidente chiedeva l’istituzione di un tribunale speciale per indagare sui crimini di guerra russi in Ucraina. Il mistero riguarda il tredicesimo secondo del video, quando la von der Leyen prima parla degli “orrori di Bucha” e poi menziona le perdite subite finora dalle forze ucraine: “Si stima che fino a oggi siano stati uccisi più di 20mila civili e oltre 100mila militari ucraini”.
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Verso sera il video scompare e al suo posto c'è un altro filmato in cui la parte dedicata al numero di vittime ucraine scompare del tutto. Cos’è successo a quei dieci secondi tagliati? L’ipotesi è che ci sia stata un po’ di irritazione da parte di Kiev. Cosa poi confermata da Oleksij Arestovich, uno dei consiglieri del presidente Zelensky, che ha accusato la von der Leyen di diffondere cifre sbagliate. Di qui l’invito a rettificare, visto che le perdite subite da Kiev sarebbero – a suo dire - “poco più di diecimila”.
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Ma dove sta la verità? Quante sono davvero le vittime ucraine? Le cifre fornite in prima battuta dalla von der Leyen, come scrive il Giornale, coincidevano con quelle ipotizzate dal capo di stato maggiore americano generale Mark Milley. Gli stessi vertici ucraini, tra maggio e giugno, per giustificare l’urgenza di ricevere i missili a lungo raggio promessi dagli Usa, non si sarebbero fatti scrupoli ad ammettere almeno 500 perdite al giorno fra morti e feriti. Come mai allora tutta questa irritazione da parte di Kiev? Le risposte potrebbero essere due: una è legata al mantenimento del consenso; l’altra alla possibilità di continuare a mantenere un numero adeguato di soldati al fronte.
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