Aspide, il missile con cui l'Italia sfida Putin: la svolta
La questione dell'invio delle armi all'Ucraina agita Parlamento e governo. Pare però che questo pomeriggio il Consiglio dei ministri approverà il decreto che garantisce copertura legale a tutti gli invii di armi a favore di Kiev fino al 31 dicembre 2023. Lo scrive Tommaso Ciriaco in un retroscena su Repubblica. Nel testo dovrebbe essere prevista anche la spedizione dei missili Aspide per la difesa aerea delle città. Si tratta di una novità, visto che non erano mai stati forniti all’Ucraina.
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"Gli Aspide sono missili terra-aria di vecchia generazione, che la nostra Aeronautica ha tolto dal servizio lo scorso anno", si legge su Repubblica. Il leader ucraino Zelensky, però, li avrebbe comunque richiesti perché si tratta di missili considerati molto precisi. Così come l'Italia, anche la Spagna - che li aveva in dotazione - ha deciso di inviarli alle forze ucraine, preoccupandosi anche di addestrare i militari.
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I missili in possesso dell’Italia si troverebbero negli hangar di Rivolto in provincia di Udine, in attesa di essere inviati. Il loro raggio d’azione è di venti chilometri, una distanza sufficiente a proteggere una città ucraina dai droni e dagli attacchi russi. La Meloni, comunque, sarebbe più determinata che mai a inviare le armi all'Ucraina. Lo si era capito già durante il G20 in Indonesia, quando nel faccia a faccia con Biden aveva assicurato: "L’Italia manterrà gli impegni assunti con gli alleati dal governo precedente".
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