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G20, la clamorosa mossa di Lavrov: "Sparito", cosa ha fatto

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Lo sforzo della Russia di evitare l’isolamento minacciato alla vigilia del summit G20 è gravato tutto sulle spalle di Serghei Lavrov, il ministro degli Esteri russo che ha partecipato al vertice in Indonesia al posto del presidente Vladimir Putin. Nonostante la partecipazione sia stata ricca di incontri, non sono mancati gli imbarazzi e le accuse sul conflitto in Ucraina. È probabile, forse, anche per questo, che il portavoce russo abbia lasciato il G20 prima del previsto.

 

 

Così, nella giornata di ieri, Lavrov ha parlato e ha incontrato diversi leader politici: il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Olaf Scholz, i ministri degli Esteri di Turchia e Cina. Ha perfino ascoltato l’intervento da remoto di Volodymyr Zelensky, ma poi sul più bello se n’è andato, lasciando il responsabile delle Finanze a rappresentare il Paese nelle fasi finali del G20. Tanti incontri dunque, anche se almeno uno, quello con il cancelliere tedesco, è stato ridimensionato dal suo interlocutore: "Lavrov? Era in piedi accanto a me e ha detto un paio di frasi. Questo è stato il colloquio". 

 

 

Su Zelensky e l’Ucraina, Lavrov è stato durissimo: "Il presidente ucraino ha tenuto una lezione di 20 minuti oltrepassando tutti i limiti e le decenze". Per la Russia, "Kiev non ascolta alcun consiglio dell’Occidente. La Russia vuole vedere testimonianze concrete del fatto che l’Occidente è interessato a 'disciplinare' Zelensky. Mosca non rinuncia ai negoziati con l’Ucraina, ma le richieste di Kiev sono irrealistiche". Lavrov ha poi rimproverato di aver cercato di "politicizzare la dichiarazione finale del vertice G20". "Sia gli Stati Uniti che tutti i suoi alleati - ha dichiarato - sono stati piuttosto aggressivi durante le discussioni di oggi, accusando la Russia, come si suol dire, di aggressione non provocata contro l’Ucraina. Ma altri Paesi sono convinti che l’aggressione sia stata provocata da loro" (da Washington, ndr). Con queste parole, di fatto, Lavrov ha accusato gli Usa della responsabilità del conflitto e i suoi Paesi alleati di essere complici. Il diplomatico russo, a margine del vertice, avrebbe infine riscontrato una disponibilità a dialogare con Putin per favorire il raggiungimento di un’intesa da parte del presidente francese Macron. 

 

 

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