Lucio Caracciolo e i missili russi contro la Polonia, "che cosa significa"
Cosa c'è dietro i due missili russi piovuti su un villaggio polacco al confine con l'Ucraina che hanno provocato la morte di due contadini? Un incidente balistico, dettato dalla "inettitudine delle forze armate" di Mosca, spiega Lucio Caracciolo, direttore di Limes, in studio da Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7. Oppure un frammento di missile russo disintegrato dalla contraerea ucraina e caduto sciaguratamente sul territorio della Polonia, membro della Nato. Oppure, terza e ultima ipotesi, un messaggio para-mafioso, un avvertimento lanciato all'Occidente da chi, a Mosca, non vede di buon occhio le trattative per una tregua in corso al G20 di Bali.
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Dal Cremlino, nel frattempo, parlano di "provocazione" e negano con forza lo scenario di un attacco deliberato sul territorio polacco. Sarebbe stato, insomma, un incidente. Di più, sarebbe stata la contraerea di Kiev a causare "l'effetto indesiderato". "Dubito che queste parole rassicurino Polonia e Paesi baltici - riflette ancora Caracciolo dalla Gruber -, i russi non ne azzeccano una".
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Resta un fatto, conclude Caracciolo: "Se venisse confermata la ricostruzione della contraerea ucraina e del frammento di missile russo 'deviato' sul territorio polacco, cadrebbe lo scenario del ricorso all'Articolo 5 della Nato. E sicuramente gli Stati Uniti faranno di tutto per disinnescare "i bollori" degli alleati est-europei, i paesi più ferocemente anti-russi dell'Alleanza atlantica.
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