Zelensky spegne tutto: "Ecco quando tratteremo con Putin", fiato sospeso
L'Ucraina non molla. Dopo la ritirata da Kherson, Kiev continua a non voler sentir parlare di tregua o di negoziati di pace. "Il sostegno alla guerra nella Federazione Russa sta rapidamente cadendo verso il basso e politicamente e psicologicamente, Mosca non è ancora maturata per veri negoziati e ritiro delle truppe. Ma accadrà. Subito dopo la liberazione di Donetsk o Luhansk", ha affermato il consigliere del presidente Zelensky Mykhailo Podolyak in un tweet. Tutti, ha aggiunto, "dall’oligarca al calzolaio si stanno formando l’opinione che è ora di finirla". Parole pesantissime che di fatto allontano gli spiragli di una possibile tregua tra i due Paesi. La Russia intanto sbanda sul fronte interno. Le parole durissime di Dugin, uno degli ideologi dello Zar, hanno scatenato un vero e proprio terremoto al Cremlino.
Putin continua a perdere giorno dopo giorno il sostegno dei suoi fedelissimi e di fatto deve fare i conti anche con le critiche arrivano pure sui social russi. In tanti paragonano la ritirata da Kherson al crollo dell'Unione Sovietica. Una sconfitta netta che sta mettendo in discussione la stessa leadership di Putin. Insomma il disastro ora è dietro l'angolo. E gira voce che i falchi russi vogliono far fuori Putin per assumere il controllo. Veleni che minano la stabilità dello Zar...