Putin, ora l'Ucraina trema: "Vendetta pronta". E Zelenksy non tratta
Gli ucraini sono galvanizzati dal ritiro da Kherson dell'armata russa. Perché rappresenta un "danno significativo alla reputazione" del Cremlino in quanto era l'unica città capoluogo che era stata occupata dall'inizio dell'invasione. Secondo il ministero della Difesa britannico riportando l'ultimo aggiornamento dell'intelligence sul conflitto, la ritirata sarebbe cominciata il 22 ottobre. Il ritiro, ha aggiunto, è anche "il riconoscimento pubblico delle difficoltà incontrate dalle forze russe" sulla sponda occidentale del fiume Dnipro.
E forse anche alla luce della liberazione di Kherson, Kiev al momento non ritiene possibile riprendere i negoziati con la Russia per porre fine alla guerra. Lo ha detto chiaramente in una intervista alla Bbc il procuratore generale ucraino, Andriy Kostin. "Non credo che riprendere un qualsiasi tipo di negoziato sia possibile". La Russia, secondo l'alto funzionario deve invece pagare per aver iniziato il conflitto.
Il trionfo a Kherson però non li lascia sereni. Secondo Kiev, i russi potrebbero lanciare un attacco missilistico su larga scala contro l'Ucraina in occasione del G20 del 15-16 novembre a Bali. Lo scrive Ukrainska Pravda, citando Yurii Ihnat, portavoce dell'aviazione militare Ucraina. "Ci sono vari eventi in arrivo, compreso il summit del G20. Loro (i russi) organizzeranno probabilmente una provocazione per quei giorni", ha detto il portavoce. Ihnat ha comunque ricordato che Mosca sta esaurendo le scorte di missili. La Russia, ha sottolineato, ha accumulato missili per anni prima dell'invasione del 24 febbraio, ma ora le scorte si stanno esaurendo in maniera significativa. E nuovi missili non si fabbricano in "uno o due giorni".