Russia, scatta il ritiro? La tremenda profezia: "Come il crollo dell'Urss"
La ritirata da Kherson annunciata dal Cremlino apre nuovi scenari (del tutto inediti) sulla guerra in Ucraina. Questa volta non c'è una smentita, una cambio di rotta, questa volta è Mosca che parla chiaramente di ritirata. E in questo quadro si tinge di giallo la strategia del Cremlino che pe rmesi ha spinto sull'acceleratore sulla guerra senza accennare a momenti di debolezza e o di possibili ritirate. Mollare la presa su Kherson potrebbe essere un primo passo vero una trattativa per un negoziato di pace che possa portare a una pace duratura in poco tempo. Ma di fatto l'annuncio di Mosca apre falle all'interno della stessa Russia. Sui social russi gli utenti, come riporta Adnkronos, sono stupiti dal passo indietro dell'esercito.
Mentre le televisioni russe fanno finta di nulla e descrivono il ritiro dei militari da Kherson diligentemente, come da istruzioni, vale a dire come un ridispiegamento, una manovra, un raggruppamento, una mossa tattica per proteggere le vite dei soldati, sui social media esplode la rabbia di chi, nel campo di quanti hanno sempre sostenuto la guerra, il cosiddetto partito Z, non ha difficoltà a parlare di sconfitta. Alcuni, rende noto la Bbc, hanno scritto che si tratta della maggiore sconfitta per Mosca dal crollo dell’Urss, che "segnerà i nostri cuori per sempre".