L'aria che tira, trappola a Kherson: "Ritirata? Ecco cosa vedo..."
"Prima di dire che c'è stata la ritirata aspetterei, perché nei fatti non c'è stata": Lorenzo Cremonesi si è collegato con Myrta Merlino a L'Aria che tira da Kiev e ha spiegato che l'abbandono del campo da parte dei russi andrebbe preso con le pinze e non dato ancora per certo. "Dovrebbe avvenire - ha proseguito l'inviato del Corriere della Sera -. Ma qui tutti hanno cominciato a dire: 'attenzione, potrebbe essere una trappola'. Le intelligence dicono che ci sono ancora unità russe all'interno della città addirittura vestite da civili e nascoste nelle case".
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La Merlino, poi, ha fatto sapere in diretta che anche "lo Stato maggiore delle forze armate ucraine non conferma né smentisce la ritirata delle truppe russe da Kherson". "Qui c'è un grandissimo sospetto, anche se l'idea è comunque che i russi sono in grande difficoltà", ha continuato Cremonesi. Aggiungendo che fondamentali per le forze ucraine sono sempre le armi in arrivo dall'Occidente e dagli Stati Uniti in particolare: "Il grosso nodo è stato l'arrivo delle armi americane che hanno permesso agli ucraini di bombardare i ponti e quindi tutto il sistema di rifornimenti russi".
L'intervento di Cremonesi a L'Aria che tira
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"Ma tu che sei lì senti il profumo di cessate il fuoco?", gli ha chiesto a un certo punto la conduttrice. E Cremonesi ha risposto: "Gli ucraini dicono che non c'è nessuna pressione americana per i negoziati". Nei giorni scorsi, infatti, era circolata la voce di un presunto pressing sull'Ucraina da parte dell'amministrazione statunitense finalizzata a trovare un accordo con Mosca per mettere fine alla guerra.
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