Xi Jinping avverte Putin: "Mai la bomba atomica"
Questa volta Xi Jinping prende una posizione chiara e netta sulla guerra in Ucraina. La Cina infatti si oppone all’uso o alla minaccia dell’uso di armi nucleari. Lo ha affermato il presidente cinese, nel più diretto avvertimento all'alleato Vladimir Putin contro il ricorso all’arma atomica nel conflitto mai pronunciato finora. Nelle circostanze attuali, la comunità internazionale deve "opporsi congiuntamente all’uso o alla minaccia dell’uso di armi nucleari, sostenere che le armi nucleari non dovrebbero essere utilizzate e che la guerra nucleare non dovrebbe essere combattuta e prevenire una crisi nucleare nel continente euro-asiatico", ha scandito Xi, citato dall’emittente televisiva statale China Central Television, durante l’incontro a Pechino con il cancelliere tedesco, Olaf Scholz.
Il presidente cinese, Xi Jinping, ha sottolineato che la Cina "sostiene la Germania e l’Ue nello svolgere un ruolo importante nel promuovere i colloqui di pace e nel favorire la costruzione di un quadro di sicurezza europeo equilibrato, efficace e sostenibile". Attualmente, ha proseguito Xi, "la situazione internazionale è complessa e mutevole" e "come potenze influenti, la Cina e la Germania dovrebbero collaborare in tempi di cambiamento e caos per contribuire maggiormente alla pace e allo sviluppo del mondo". In tempi di "cambiamenti e caos", Xi ha chiesto a Scholz un "approccio costruttivo" e di abbandonare la logica dei "confronti tra blocchi o delle interferenze animate dall’ideologia".
Quindi il cancelliere ha chiesto a Xi di esercitare la propria influenza sul presidente russo Putin per porre fine alla "guerra di aggressione" contro l'Ucraina. Il pressing chiesto dal cancelliere tedesco è una necessità che riguarda sia il rispetto dei principi della Carta delle Nazioni Unite, sia i principi di sovranità e integrità territoriali, "importanti anche per la Cina", ha detto Scholz, che ha sollecitato il leader del Cremlino a estendere l'accordo sull'esportazione di grano dai porti ucraini, perché "la fame non può essere usata come un'arma".