Kupchan, "Meloni e le garanzie della Casa Bianca"
Via libera dalla Casa Bianca a Giorgia Meloni. Sarà deluso chi, da sinistra, si attendeva (anzi sperava) in una opposizione sia pur silente dell'amministrazione Usa e del presidente (democratico) Joe Biden: secondo Charles Kupchan, ex consigliere di Barack Obama e docente di relazioni internazionali alla Georgetown University di Washington (non certo un reazionario trumpiano, dunque), i ministri scelti dalla neo-premier "sono segnali chiari" che rassicureranno gli Usa.
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"La premier ha aperto la strada per rassicurare gli americani e la comunità internazionale sulle sue reali intenzioni - spiega l'esperto al Corriere della Sera -. Per prima cosa Meloni ha preso una posizione netta contro l'invasione della Russia in Ucraina. E, nonostante provenga dalla destra, i suoi giudizi su Putin sono il contrario di quelli espressi da Berlusconi e da Salvini. E questo ridurrà l'ansia di Washington, anche perché credo che, alla prova dei fatti, Meloni sarà coerente con le sue dichiarazioni di principio".
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L'altro punto dirimente è la Farnesina: il ministro degli Esteri Antonio Tajani, ricorda Kupchan, "è stato commissario dell'Unione europea e presidente dell'Europarlamento. È evidente, quindi, che le sue credenziali europeiste siano molto forti. Questo è il segnale che il governo italiano non sarà cosi euroscettico come si sarebbe potuto pensare". Escluse, però, "interferenze" americane sulle scelte della Meloni: "L'Amministrazione Biden non fa questi giochi. Nessuno a Washington o all'Ambasciata americana a Roma si mette a sindacare sulla scelta di questo o quel ministro che farà parte di un governo alleato".
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