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Kherson evacuata, "bomba atomica imminente"

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Lo spetto di un attacco nucleare nella guerra in Ucraina incombe ogni giorno di più. Tutto è cominciato circa un mese fa, quando Vladimir Putin ha minacciato in un discorso televisivo al suo popolo "la possibilità di usare tutte le armi a disposizione", gettando così lo spauracchio dell'atomica. Adesso, ad avallare questo timore ci pensano gli ultimi sviluppi del conflitto, in primis l'evacuazione di civili e militari dalla città di Kherson, attualmente occupata dai russi. Stando a quanto riporta il Corriere della Sera, secondo un'indiscrezione oltreoceano sarebbe attendibile l'informazione proveniente dalla Russia secondo cui lo sgombero sia stato preparato proprio in vista del lancio di una bomba nucleare tattica. Una mossa che sarebbe coerente con la nomina del generale Sergey Surovikin a comandante in capo delle operazioni belliche russe, noto per le stragi di civili praticate in Siria, e che rappresenta una novità assoluta nella conduzione delle operazioni in Ucraina, in quanto sin dal primo giorno al vertice c'è sempre stato Putin.

 

 

Dunque, sarebbe proprio il trasferimento dei poteri a Surovikin ad anticipare la svolta nel conflitto costituita dall'attacco dell'ordigno nucleare, oltre che l'avvio della campagna di stragi di civili e di distruzione delle centrali elettriche di Kiev.  Non a caso, lo stesso generale solo pochi giorni fa ha dichiarato alla tv russa che è arrivata "l'ora delle decisioni difficili". Per cui, secondo gli esperti statunitensi, usare ordigni nucleari a bassa potenza su una grande concentrazione di truppe ucraine come quella che si sta formando attorno a una città importante come quella di Kherson non è un'ipotesi azzardata. Lo scopo di questi obiettivi, infatti, sarebbe quello di mirare a distruggere lo spirito di resistenza del popolo ucraino così da ottenere una resa rapida e incondizionata dell'Ucraina. 

 

 

 

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