Ucraina, l'ordine della Cina: "Evacuazione immediata"
La Cina invita i suoi cittadini a "restare in contatto" con l'ambasciata a Kiev e "ad evacuare il prima possibile", lasciando l'Ucraina. L'appello viene dal vice ministro degli Esteri cinese Ma Zhaoxu, che ha parlato in una conferenza stampa a margine del XX Congresso nazionale del Partito comunista. Il portavoce non precisa le ragioni, ma si limita a dire che: "Dopo lo scoppio della crisi in Ucraina, l'ambasciata cinese ha aiutato oltre 5.200 connazionali a lasciare il Paese. Per questo, alla luce degli ultimi sviluppi, colgo l'occasione per rinnovare l'invito ai nostri concittadini a partire quanto prima". Parole piuttosto vaghe, ma che suonano minacciose, in quanto gettano ancora una volta lo spettro della bomba atomica.
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Ma questo non è il solo avvertimento che rimanda a un'escalation sempre più rischiosa. Anche l'ultima dichiarazione - riportata dall'agenzia Tass - del ministero degli Esteri russo per bocca della portavoce Maria Zakharova fa riflettere: "Il flusso di armi della Nato verso l'Ucraina e gli aiuti militari a Kiev avvicinano l'alleanza alla pericolosa linea dello scontro militare diretto con la Russia". "I paesi della Nato sembrano gareggiare a vicenda nella fornitura di armi e munizioni al regime di Kiev, fornendo intelligence, addestramento di personale e impartendo istruzioni su come condurre operazioni di combattimento, avvicinandosi così sempre più a una linea pericolosa di scontro armato diretto con la Russia ", ha aggiunto Zakharova. Insomma, l'assistenza militare dell'Unione Europea all'Ucraina, a loro dire, non farebbe che aumentare il rischio di un coinvolgimento dell’Ue nel conflitto.
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