Girkin, il "fuciliere" che terrorizza Putin e Ucraina
"So che questo conflitto si concluderà con una completa vittoria della Russia, oppure con la sua disfatta. Altre ipotesi non ci sono". Igor Girkin è famoso nel mondo ex sovietico con il soprannome militare di Strelkov, "fuciliere". Ed è l'uomo più tenuto sia da Vladimir Putin che da Volodymyr Zelensky. Nemico giurato dell'Ucraina, di cui vuole la distruzione. Ma considerato pericoloso ed estremo pure dalle autorità russe, che venerdì lo hanno confinato nella sua casa alla periferia di Mosca.
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Raggiunto telefonicamente dal Corriere della Sera, il leader del movimento dell'estrema destra nazionalista Novorossiya confermava: "In tanti mi vogliono morto. E poi resto pur sempre un ufficiale dei Servizi segreti in congedo". Nelle ultime ore la moglie ha pubblicato una loro foto insieme, con Girkin in tenuta mimetica e visibilmente invecchiato. "Alcuni ex commilitoni hanno poi dato l'annuncio. Strelkov si è unito a un battaglione di volontari ed è tornato in Ucraina", scrive il Corsera.
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Cosa voglia fare Girkin è fin troppo chiaro: combattere gli ucraini con ogni mezzo. E' lui che nel 2014, intervenuto a capo di una milizia privata, ha di fatto costretto Mosca a intervenire in maniera ufficiale in Donbass con l'esercito, contro quello ucraino. Ed è sempre "il Fuciliere" che in queste settimane guida l'opposizione dei falchi, critici contro Putin considerato "poco risoluto". E per questo il Roskomndazor, l'ente statale che vigila sulle comunicazioni di massa, ha accusato lui e altri nove blogger e corrispondenti dal fronte di aver "gettato discredito sulla Forze armate russe". Girkin tifa "guerra totale", contro Zelensky e contro l'Occidente.
Il suo curriculum bellico è impressionante: nel 1992 si è arruolato per combattere in Transnistria contro i moldavi secessionisti. Poi è andato in Bosnia, a fianco dei serbi. Nel 1993 è in Cecenia, a capo di una unità d'assalto. Infine, l'avventura in Donbass. "Io sono un patriota - spiega -. E chi vive per la Patria non si fa mai domande sullo Stato. Ad esempio, non ho mai nascosto il mio disaccordo verso l'operato di alcuni nostri governanti, compreso il presidente. Ma per me, la difesa di Madre Russia è l'unica ragione di vita. L'Ucraina è il nostro nemico mortale. E come tale va annientata in modo definitivo. Sono otto anni che lo ripeto".