Il presidente va a caccia, una fine atroce: com'è morto
Spara a un bufalo, ma l'animale lo attacca e lo uccide. Così il cacciatore si è trasformato lui stesso in preda. Il protagonista della triste vicenda è Mario Alberto Canales Najjar, 64 anni, esperto cacciatore ma soprattutto presidente del consiglio di amministrazione della Federazione messicana di caccia. La sua morte è avvenuta in una riserva di Punta Caballos situata nella provincia di Entre Ríos, in Argentina, durante una battuta di caccia a cui aveva preso parte l'uomo insieme a tre amici, nella giornata di venerdì 14.
Secondo El Pais - che ha riportato la notizia - Canales Najjar era armato con un fucile calibro 408 ed era riuscito ad avvicinarsi a circa 30 metri dall'animale quando ha preso la mira. Il bufalo però, che pesava oltre una tonnellata, si è rialzato, ha caricato sul cacciatore e lo ha colpito con le corna, non lasciandogli scampo. L'animale è riuscito a staccarsi dall'uomo solo dopo aver ricevuto dei colpi - cinque in totale - di fucile di grosso calibro, che lo hanno abbattuto. Ma per l'uomo era già tardi, in quanto rimasto gravemente ferito, nonostante il soccorso immediato. Trattandosi di un'area priva di segnale cellulare e inaccessibile alle ambulanze, Canales Najjar è stato caricato su un veicolo privato e portato in ospedale in stato di shock, ma all'arrivo è stato dichiarato morto.
Intanto, la Procura di Entre Ríos ha aperto un'indagine per chiarire l'accaduto e analizzare i permessi di caccia dello stabilimento di Punta Caballos. Gli stessi amici della vittima saranno interrogati per sapere se il gruppo aveva i documenti legali per cacciare bufali e per scoprire a chi si sono rivolti per il servizio di caccia sportiva del luogo, che ha un valore di 500 dollari al giorno.
"Cannibali? Volevamo solo vivere": tragedia delle Ande, parla Nando Parrado