Ucraina, sirene in azione: pronta la pioggia di fuoco. Ma c'è l'arma decisiva
Le sirene dell’allarme aereo sono tornate a suonare questa mattina a Kiev, dopo i massicci raid russi di ieri costati la vita nella capitale e in altre città a 14 persone ed il ferimento di un centinaio. Lo riferiscono vari giornalisti stranieri sul posto. Il Kyiv independent ha dato notizia invece di raid nella notte su Zaporizhzhia: nel mirino "un’infrastruttura della città", già duramente colpita nei giorni scorsi con attacchi che hanno fatto oltre 40 morti tra i civili. Intanto il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha fatto sapere che Washington sosterrà ancora con l'invio di nuove armi l'Ucraina. "Gli Stati Uniti condannano fermamente gli attacchi missilistici della Russia in Ucraina. Non fanno altro che rafforzare il nostro impegno a stare col suo popolo per tutto il tempo necessario", ha affermato il numero uno della Casa Bianca.
E ancora: "Questi attacchi non fanno che rafforzare ulteriormente il nostro impegno a stare con esso per tutto il tempo necessario. Insieme ai nostri alleati e partner, continueremo a imporre costi alla Russia per la sua aggressione, a ritenere Putin e la Russia responsabili delle sue atrocità e crimini di guerra, e forniremo il supporto necessario alle forze ucraine per difendere il proprio paese e la loro libertà". Gli americani hanno già promesso a Kiev due National Advanced Surface to Air Missile System della Raytheon entro novembre. Si tratta di un sistema antiaereo per abbattere missili, droni ed elicotteri. In totale tra quelli già ordinati e quelli ancora da concordare dovrebbero arrivare 8 unità nelle mani degli ucraini. Le consegne dei Nasams, come riporta Repubblica, ora potrebbero accelerare. Ma un punto importante è la richiesta di Kiev di ricevere i missili con gittata da 300 chilometri Atacms, che Mosca considera una linea rossa invalicabile. Questi missili potrebbero colpire le basi russe in Crimea con un attacco diretto sul suolo dello zar.