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Tv, "tassare chi fa parlare la destra": una vergogna, chi è quest'uomo

Mauro Zanon
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Una "tassa anti-Zemmour", dal nome dell'arcinemico della gauche francese, il saggista e polemista conservatore, nonché ex candidato alle presidenziali francesi Éric Zemmour. È l'ultima proposta di Benjamin Lucas, deputato della Nupes, la coalizione delle sinistre al Parlamento francese, una maxi-gabella a tutti gli editori televisivi che trasmetteranno le interviste o le dichiarazioni di persone condannate per reati come "incitamento all'odio razziale", tra cui Zemmour. «Vi propongo di instaurare una diga repubblicana, un cordone mediatico, aumentando da 5,5% a 90% la tassa a carico degli editori di servizi televisivi in caso di diffusione, nel corso dell'anno, di dichiarazioni fatte da una persona che è stata oggetto di una condanna per i seguenti reati: incitamento all'odio, alla violenza o alla discriminazione, complicità in ingiuria razziale e provocazione all'odio», ha esordito Lucas durante la presentazione della sua idea in una sessione della Commission des lois dell'Assemblea nazionale.

 

 


Nel mirino ci sono il "sistema Bolloré, che vuole fare i soldi con l'estrema destra", e "la sua incarnazione": Éric Zem mour. Il leader di Réconquête ed ex giornalista del Figaro è stato condannato nel 2011 per provocazione alla discriminazione razziale e nel 2018 in seguito a una serie di frasi pronunciate sul canale di informazione Cnews, di proprietà del magnate bretone Vincent Bolloré. Per Lucas, l'"estrema destra", di cui Zemmour sarebbe il principale esponente, "approfitta del fatto che i discorsi di odio e di razzismo sono diventati un'opinione come un'altra che può essere espressa in televisione". «Ma il razzismo non è un'opinione, è un reato», ha insistito il deputato ecologista.

 

 

L'emendamento, in Commission des lois, è stato respinto. Ma Lucas è pronto a riproporlo davanti all'Assemblea nazionale a metà ottobre in occasione dell'esame del bilancio. Ma le voci della Nupes non basteranno per far passare la "tassa anti-Zemmour". Lucas, ex presidente dei giovani socialisti ed ex membro di Génération.s, partito caduto in disgrazia, ha aggiunto che in Belgio esiste già un dispositivo simile. Zemmour, dal suo account Twitter, ha reagito con queste parole: «Tasse, negazione della realtà, censura...Tutta la sinistra in un'unica misura!». 

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