Porta a Porta, Vespa inchioda Razov: "Ma se volevate sparargli?"
"Putin ha detto che siamo a favore del cessate il fuoco e di sederci a un tavolo. Ma il presidente Zelensky dice che l’Ucraina non negozierà": l'ambasciatore russo in Italia Sergey Razov, ospite di Bruno Vespa a Porta a Porta su Rai 1, ha parlato così della guerra in corso. Secondo lui, "bisogna aspettare che Zelensky cambi idee, o che l’Ucraina cambi presidente". "Avete provato a farlo sparandogli", ha replicato in maniera gelida il conduttore.
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Razov, poi, ha detto che sui giornali in Italia tutte le notizie sul conflitto ucraino possono essere definite "fake news": "È la cosa più leggera che si può dire di quanto viene pubblicato". Vespa, allora, ha incalzato il suo ospite su uno dei temi più importanti del momento: "Il ministro Lavrov ha detto che la Russia non parteciperà a un’escalation della retorica nucleare... Sono solo balle?". "Non so di quali minacce nucleari russe si parli - ha replicato l'ambasciatore -. Non abbiamo intenzione di partecipare a questa escalation. Putin ha detto che difenderemo il nostro territorio con tutti i mezzi e le forze a disposizione, e ha ricordato che abbiamo vari tipi di armamenti. Tutto il resto sono speculazioni dei media, parole all’aria".
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Parlando della tragica guerra che ha messo in ginocchio il popolo ucraino, poi, Razov ha continuato: "Quando è iniziata l’operazione speciale, Putin ha spiegato i motivi di una decisione difficile. La geopolitica è la scelta del male minore". Infine qualche parola anche sulla delicata questione del gas: "Si specula che sia stata a Russia a sabotare il proprio gasdotto: capisco, sotto propaganda, ma non siamo idioti".