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Hans Kristensen rivela: "A Putin una bomba tattica nucleare non basta"

 Hans Kristensen

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La Russia davvero farà ricorso alle armi nucleari in Ucraina? Hans Kristensen, direttore del Nuclear Information Project della Federation of American Scientists di Washington, massimo esperto sugli arsenali nucleari, sostiene che se Putin dovesse farlo "non impiegherebbe armi nucleari strategiche, ma tattiche, e ci sono molte ipotesi al riguardo. Potrebbe solo trattarsi di un modo di battersi il petto come i gorilla, da parte di Putin, che ama usare parole grosse. I russi, di tanto in tanto, sono ricorsi alle minacce nucleari, non solo nel contesto della guerra in Ucraina, ma anche prima", dice in una intervista a Il Fatto quotidiano. "Quindi questo può essere parte del modo in cui cercano di apparire grandi e minacciosi, ma può anche indicare - e questa è la paura - che se Putin perde la guerra in Ucraina, potrebbe essere disposto a un'escalation che porti all'uso d'armi nucleari".

 

 

Eppoi un'arma nucleare tattica sola, sostiene Kristensen, non basterebbe: Putin "dovrebbe ricorrere a un numero significativo, se volesse usarle contro truppe o basi e depositi militari. Ne servono diverse per avere un impatto reale". Quindi l'esperto ricorda che "nella guerra del Golfo del 1991, prima dell'attacco alle truppe di Saddam Hussein, il Pentagono analizzò come utilizzare armi nucleari tattiche per distruggerle, e uno dei problemi in cui s' imbatté fu il fatto che ne servivano diverse. Le ragioni per cui gli Stati Uniti non le usarono furono molte, ma anche in quello scenario ipotetico, scoprirono che la cosa non era fattibile. E Putin si troverebbe ad affrontare lo stesso dilemma". Insomma. "dipende da qual è l'obiettivo: un risultato militare oppure ridurre in uno stato di choc gli ucraini per farli arrivare alla resa? Si può anche pensare che se l'obiettivo è scioccare l'Ucraina, la Russia potrebbe distruggere una città o due, ma anche in questo caso, non ci sono buone opzioni nucleari per Putin in Ucraina, esattamente come non ce ne sono se l'Occidente volesse rispondere direttamente all'uso di un'arma atomica in Ucraina. È una situazione veramente complicata".

 

 

Detto questo Putin "non ha un bottone rosso sulla sua scrivania che possa schiacciare e farlo partire. Ha bisogno della cooperazione dei militari russi. Può ordinare un attacco, prendere la decisione come presidente, ma i suoi militari devono essere d'accordo di volere usare le armi nucleari e se lo sono, l'ordine deve essere trasmesso alla catena di comando nucleare. Quindi le armi tattiche devono essere tirate fuori dai siti in cui sono stoccate, trasportate al fronte, dove verrebbero usate, preparate per il lancio e poi servirebbe una decisione successiva: l'ordine di procedere, che deve venire da Putin.E ovviamente queste operazioni darebbero un preavviso...Sì, ci vorrebbe del tempo e quindi i servizi di intelligence occidentali ne verrebbero a conoscenza".

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