Generale Camporini, profezia su Putin: "L'arma da fine del mondo"
"Le carte ora le dà Vladimir Putin": ne è convinto il generale Vincenzo Camporini, ex capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica e della Difesa. Secondo lui, la minaccia nucleare del Cremlino non è solo un bluff. Il rischio, insomma, sarebbe concreto. Lo hanno ripetuto diversi esperti negli ultimi giorni. Oggi anche Camporini, intervistato dal Corriere della Sera, parla della possibilità che lo zar ricorra all'arma più potente di tutte.
Il generale Camporini in Parlamento: fulmine a ciel sereno, con chi si candida
"Il rischio esiste, perché avere a disposizione l’arma nucleare può solleticare la tentazione di utilizzarla per cambiare le sorti sul terreno di battaglia, dove per la Russia non sta andando bene", ha spiegato il generale. Che poi ha parlato nello specifico dell’arma nucleare strategica: "Avrebbe un effetto globale. È l’arma da fine mondo. Usare quella tattica potrebbe dare la dimostrazione di essere pronti a scatenare l’inferno. Ma si tratta comunque di bombe nucleari di potenza da 600 a 2.000 tonnellate di tritolo. Non ucciderebbero solo gli avversari. Renderebbero inabitabili aree di 4-7 chilometri che si pretende di conquistare".
"Cosa accadrà all'Italia". Generale Camporini, l'inquietante profezia sul dopo Draghi
Il problema sorgerebbe anche per l'eventuale reazione americana: "Visto che gli Usa hanno annunciato che reagirebbero in tutti i modi, si potrebbe concretizzare il coinvolgimento diretto dei Paesi occidentali". Uno scenario da terza guerra mondiale. Se non si ricorresse all'arma atomica, invece, secondo Camporini le ipotesi sarebbero due: "La prima è che si vada verso uno stallo: in Ucraina sta arrivando la Rasputitza, una umidità che rende impraticabili le strade, i camion e i carri armati si impantanano e diventano un ghiotto boccone per chi vuole attaccarli. Inoltre i riservisti richiamati dai russi sono una mossa dimostrativa: non si possono mandare al fronte 40-50 enni senza riaddestrarli a meno di non renderli carne da macello, cosa criminale purtroppo già fatta. La seconda è che gli Ucraini sfondino. Come a Lyman, con i militari russi costretti a darsela a gambe".
"Sindrome dell'assedio". La rivelazione del generale Camporini: "Ecco cosa non va a Mosca"