Giorgia Meloni replica a Putin: "Visione sovietica"
L'annuncio è arrivato: Vladimir Putin ha confermato l'annessione delle quattro regioni ucraine occupate. "Sono convinto che l'Assemblea federale sosterrà le leggi costituzionali sull'adozione e la formazione di quattro nuove regioni in Russia, quattro nuovi soggetti della Federazione Russa, poiché é volontà di milioni di persone", ha detto il presidente russo in merito al referendum dei giorni scorsi. A stretto giro è arrivata la replica dell'Europa. Tutto l'Occidente ha definito "farsa" il quesito avanzato da Mosca ai cittadini. Tante infatti le testimonianze e le immagini di militari russi con le armi puntate, affinché gli ucraini delle 4 regioni rispondessero a favore dell'annessione.
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Per questo Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, ha detto chiaro e tondo che "i territori occupati dai russi sono terra ucraina. L'annessione illegale proclamata da Putin non cambierà niente. Tutti i territori occupati illegalmente dagli invasori russi sono terra ucraina e faranno sempre parte di questa nazione sovrana", si legge nel tweet. Ha poi rotto il silenzio Giorgia Meloni. La leader di Fratelli d'Italia ha fatto arrivare allo zar la sua ferma condanna: "La dichiarazione di annessione alla Federazione Russa di quattro regioni ucraine dopo i referendum farsa svoltisi sotto violenta occupazione militare non ha alcun valore giuridico o politico. Putin dimostra ancora una volta la sua visione neo imperialista di stampo sovietico che minaccia la sicurezza dell'intero continente europeo".
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Il clima è dunque dei più tesi. Ancora una volta il capo del Cremlino ha puntato il dito contro l'Occidente, accusando Usa e alleati di "sabotaggio" dei gasdotti Nord Stream. Riferendosi agli "anglosassoni che non si accontentano solo delle sanzioni", il presidente russo ha aggiunto che sempre loro hanno "organizzato esplosioni nei gasdotti nel Mar Baltico" e "iniziato a distruggere le infrastrutture energetiche paneuropee".