Nord Stream, "chi c'era sui fondali": la scoperta che può far saltare il mondo
Ci sono nuove fughe di gas e una quarta falla nelle condutture di Nord Stream 1 e 2. "Un'altra fuga di gas è stata scoperta nel Mar Baltico", conferma la Guardia Costiera svedese. "Ciò significa che sono state rilevate un totale di quattro perdite nel Nord Stream 1 e 2", ha precisato l'emittente durante una trasmissione in diretta. Due delle perdite nel Nord Stream sono avvenute nell'area danese del Mar Baltico, altre due nell'area appartenente alla Svezia. L'unità di intelligence della polizia svedese (Saepo) si è assunta l'incarico di indagare sulle fughe di gas e non ha escluso la possibilità che dietro al presunto sabotaggio ci sia "una potenza straniera".
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Di più. Secondo quanto riferisce la Cnn due funzionari dell'intelligence europea hanno osservato che lunedì e martedì 26 e 27 settembre, navi di supporto della Marina russa erano in prossimità delle falle nei gasdotti Nord Stream. Non è chiaro se le navi abbiano avuto a che fare con le esplosioni, hanno detto le fonti, ma è uno dei tanti fattori che gli investigatori esamineranno. La settimana scorsa sono stati osservati sottomarini russi non lontani da quelle zone, ha detto uno dei funzionari dell'intelligence. Le navi russe operano abitualmente nell'area, secondo un funzionario militare danese, che ha sottolineato che la presenza delle navi non indica necessariamente che la Russia abbia causato il danno. Le vediamo ogni settimana", ha dichiarato. Di sicuro, però, "le attività russe nel Mar Baltico sono aumentate negli ultimi anni. Spesso mettono alla prova la nostra consapevolezza, sia in mare che in aria". Ma gli avvistamenti gettano ulteriori sospetti sulla Russia.
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