Nord Stream sotto attacco? Allarme in Danimarca, Mosca tace: gas, è panico
Da una parte la Russia dall'altra l'Occidente. Al centro il Nord Stream, in gasdotto che trasporta il gas da Mosca all'Europa occidentale, passando per la Germania. Già i giorni scorsi, con la scusa di alcuni problemi tecnici, il Cremlino aveva annunciato lo stop del gas all'Europa. E oggi non è da meno. Attraverso le parole del portavoce Dmitry Peskov, Vladimir Putin ha fatto sapere di essere "estremamente preoccupato" per le perdite rilevate sui gasdotti Nord Stream 1 e 2, ritenendo che "non debba essere esclusa nessuna ipotesi", compresa quella di sabotaggio.
Si tratta - ha detto ai giornalisti - di "una situazione senza precedenti che richiede un'indagine urgente". Dall'altra parte però arriva la controaccusa: "Purtroppo il nostro vicino a est persegue costantemente una politica aggressiva - ha commentato viceministro polacco Marcin Przydacz a Varsavia -. Se è in grado di mettere in atto un'aggressione all'Ucraina, è chiaro che non possano essere escluse provocazioni che si riguardino l'Europa occidentale".
A fargli eco la Germania, che insinua il dubbio. Convinti che sia molto difficile che la perdita di pressione dei gasdotti sia frutto di un caso, la pista ritenuta più plausibile dagli esperti tedeschi è quella dell'attività di alcuni sommozzatori della marina o con un sommergibile. "La nostra fantasia non riesce a trovare uno scenario diverso dall'ipotesi di un attacco mirato - ha detto una fonte citata dal Tagesspiegel -. Tutto fa pensare che non sia stato un caso". Non è infatti una casualità che il prezzo del gas sia salito del 10 per cento ad Amsterdam, a 191,5 euro al megawattora. Una cosa è certa, così facendo aumentano le probabilità di un inverno in Europa senza il gas russo. Lo sa bene la Danimarca che ha appena chiesto di aumentare il livello di allerta per il settore dell'elettricità e del gas. "Le autorità e il governo stanno seguendo da vicino la situazione", ha confermato il ministro dell'Energia danese Dan Jorgensen.