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Vladimir Putin come Hitler, il gesto con cui lo zar si è reso Führer

 Vladimir Putin

Mirko Molteni
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La tv americana CNN ha riportato indiscrezioni d'intelligence secondo cui il presidente russo Vladimir Putin si sarebbe messo a impartire ordini diretti ai generali schierati sul campo in Ucraina, scavalcando gli ufficiali di Stato Maggiore. Di primo acchito, il pensiero corre al parallelo con Adolf Hitler, che nella Seconda Guerra Mondiale iniziò a dirigere personalmente l'esercito germanico ignorando il parere professionale dei generali e accelerando la disfatta del Terzo Reich con scelte sbagliate, come il rifiuto di ogni ritirata, anche quando era opportuna per attuare una difesa manovrata. 

 

Nel caso di Putin le voci raccolte dalla CNN sono solo voci, appunto, e non esiste al momento alcuna conferma. E' tutto scaturito dalla giornalista Katie Bo Lillis, che ha affermato, intervistata dai colleghi della tv: "Due fonti d'intelligence mi hanno informata che negli ultimi 10 giorni, dopo la controffensiva ucraina, i comandanti russi sono divisi sulle strategie da adottare, per esempio decidere dove inviare i rinforzi. Da intercettazioni delle comunicazioni i servizi segreti occidentali hanno ascoltato ufficiali russi litigare fra loro o lamentarsi con parenti e amici degli ordini da Mosca. 

La cosa più interessante è che Putin s' è messo a comunicare direttamente coi generali schierati al fronte impartendo ordini tattici. E' una strategia inusuale per gli eserciti moderni e, secondo le mie fonti, è indizio di una struttura di comando disfunzionale. I russi affrontano problemi non solo di tattica e strategia, ma anche di comando e controllo". 

 

Detta così, la vicenda pare rievocare quel dicembre 1941 in cui Hitler, deluso dalla mancata conquista di Mosca, tolse al generale Walther Von Brauchitsch il comando supremo dell'esercito di terra, l'Heer, e lo avocò a sé fino al 1945. Hitler figurava già capo di tutte le forze armate, la Wehrmacht, in quanto cancelliere, ma lo era a livello politico, così come Putin è capo delle forze armate russe in quanto presidente e lo è anche Sergio Mattarella per le forze armate italiane. Il comando supremo della Wehrmacht, a livello militare, spettava al generale Wilhelm Keitel, mentre capo dell'aviazione, cioè la Luftwaffe, restava Hermann Goering e della marina, la Kriegsmarine, l'ammiraglio Erich Raeder, poi rimpiazzato nel 1943 dall'asso dei sommergibili Karl Doenitz. Mettendosi al vertice delle truppe di terra, Hitler interferì con ogni decisione tattica, anche a livello di battaglioni, tentando di compensare con la pignoleria la sua limitata esperienza militare di caporale della guerra 1914-1918. Non sappiamo se davvero Putin stia interferendo con l'operato dei reparti al fronte come faceva Hitler 80 anni fa, o se siano voci diffuse dagli 007 americani per denigrarlo e far credere che i comandi russi siano nel pallone.

Finora Putin non ha esautorato nè il capo di Stato Maggiore supremo, Valery Gerasimov, in carica dal 2012, nè il comandante supremo dell'esercito, Oleg Salyukov, al suo posto dal 2014. L'ipotesi resta quindi per ora tale.

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